LA MOTIVAZIONE A VOLTE NON BASTA
Si sente molto parlare di motivazione, un argomento esplorato, analizzato, discusso in tutti i suoi molteplici aspetti, sul quale esiste una bibliografia praticamente infinita. Molto interessanti i libri e le pubblicazioni di Pietro Trabucchi, psicologo dello sport, esperto e per quanto mi riguarda punto di riferimento per l’argomento. Altro argomento interessante è come poi riconoscere, stimolare e portare sostenere la motivazione durante la performance, nel quale molto spesso l’influenza del coach e del menthal coach possono essere determinanti.
La motivazione dunque è l’elemento essenziale, l’ingrediente magico che ci spinge oltre i nostri limiti, verso il raggiungimento dei nostri obiettivi.
Ma che cosa è dunque la motivazione? In modo molto sintetico la motivazione riporta al perchè compio una certa scelta, azione, riporta al bisogno che intendo soddisfare, ciò che intendo raggiungere. Molte volte è il significato che lego all’ obiettivo che mi sono prefissato. Se raggiungo questo obiettivo allora… A volte questo processo è conscio, molte volte è inconscio.
Può capitare che la motivazione non basti. Mi capita di incontrare queste fasi altalenanti negli sportivi che seguo. L’ho imparato anche mie spese quando pur trovandomi fortemente convinto, motivato di voler raggiungere un risultato, sentivo che qualcosa non andava per la strada che mi ero prefigurato e l’obiettivo sfumava in una nebbia dalla quale a volte non è più riemerso.. e insieme all’ obiettivo spariva nel nulla anche la mia motivazione.
Come è stato possibile? Dove è scomparsa tutta quella energia quella benzina vitale che mi spingeva e sosteneva?
Nel corso della mia carriera sportiva, ho avuto delle normali fasi altalenanti.. condizione fisica, impegni, infortuni, condizioni climatiche che a volte hanno avuto un impatto importante nel raggiungimento dei miei obiettivi..
Mi sono trovato quindi ad elaborare delle nuove STRATEGIE, acquisire nuove COMPETENZE, stabilire un PIANO di marcia per in conseguimento di un OBIETTIVO ben formato e chiaro…
proprio quell’obiettivo che soddisfaceva i miei bisogni.
Ho cercato e trovato uno strumento importante che in molti casi per me me ha fatto la differenza. E’ un motore nascosto, che se ben lubrificato è in grado di dare una marcia in più in qualsiasi traiettoria noi decidiamo di prendere nella strada verso i nostri risultati.
Si chiama ABITUDINE. E come ci può aiutare una abitudine? Quale può essere il suo valore aggiunto?
L’ho scoperto cercando dentro di me.. quando tutto diceva che non potevo allenarmi, la mia motivazione, il mio perchè non erano quella fiamma interna che mi spingeva..beh, avere l’abitudine la consuetudine, di ritrovarmi con un ottimo gruppo di amici, sentire le sensazioni conosciute e piacevoli che mi donava il gesto tecnico, l’abitudine alla mezz’ora di sport prima del lavoro al mattino hanno fatto tutta la differenza del mondo. L’abitudine mi ha aiutato a “scollinare”, a ritrovare quelle sensazioni che hanno riacceso la fiamma della motivazione.
Capire quali sono le abitudini funzionali, quei gesti spesso inconsapevoli che ci portano avanti nel nostro percorso di realizzazione è una in realtà la nostra solida base di comportamento.
In fondo spesso i nostri comportamenti sono una serie di abitudini quotidiane.
Cambiare ciò che non è funzionale e trasformarlo in una nuova forza positiva, propulsiva è il bingo quotidiano!
Come cambiare la rotta di una nave di un solo grado porta ad una differenza di molti chilometri sul punto di approdo finale, così una piccola abitudine può portare ad una differenza importante nel tempo.
E tu conosci le tue abitudini?
Quali nuove abitudini potenzianti potresti instaurare?
Qual’è invece una tua abitudine depotenziante o che comunque non ti porta dove vuoi andare?
Ti piacerebbe che una nuova abitudine potesse diventare uno strumento di trasformazione e di realizzazione?Con quale strumento la instaurerai?
